Sarcoma di Kaposi dopo trapianto renale: potenziale impiego degli inibitori del segnale di proliferazione


L’incidenza del sarcoma di Kaposi è aumentata in modo considerevole nei pazienti sottoposti a trapianto renale, rispetto alla popolazione generale, con particolare prevalenza in alcuni gruppi etnici dove si presenta fino al 5% tra coloro che ricevono un trapianto di rene.

L’aumentata incidenza del sarcoma di Kaposi nella popolazione dei trapiantati può essere in parte attribuita alla scelta del regime immunosoppressivo.
L’immunosoppressione con un inibitore della calcineurina è associata a sviluppo del tumore.

Alcuni studi di piccole dimensioni hanno dimostrato che la conversione agli inibitori del segnale di proliferazione, assieme alla sospensione degli inibitori della calcineurina, ha portato ad una rapida risoluzione delle lesioni cutanee e viscerali di Kaposi.

Dopo sospensione degli inibitori del segnale di proliferazione è stata osservata una rapida insorgenza del sarcoma di Kaposi.

Gli inibitori del segnale di proliferazione inibiscono l’angiogenesi tumorale mediante un’alterata produzione di VEGF ( Vascular Endothelium Growth Factor ).

Ricercatori dell’Università di Barcellona hanno esaminato dati non pubblicati di alcuni Centri europei ed australianim riguardanti pazienti sottoposti a trapianto renale.

Entrambi i membri della classe degli inibitori del segnale di proliferazione, Everolimus ( Certican ) e Sirolimus ( Rapamune ), assieme alla sospensione dell’inibitore della ccalcineurina, hanno portato alla regressione delle lesioni del sarcoma di Kaposi in 11 pazienti su 12.

La conversione agli inibitori del segnale di proliferazione è stata generalmente ben tollerata ed ha permesso di mantenere la funzione renale stabile, nella maggior parte dei pazienti, senza nessun caso di rigetto acuto.

Gli inibitori del segnale di proliferazione potrebbero rappresentare un’opzione terapeutica nel sarcoma di Kaposi post-trapianto, e dovrebbero essere impiegati nei pazienti sottoposti a trapianto renale che sviluppano la malattia. ( Xagena2007 )

Campistol JM, Schena FP, Nephrol Dial Transphant 2007; 22 Suppl 1: i17-i22

Nefro2007 Farma2007

XagenaFarmaci_2007



Indietro

Altri articoli

Nei pazienti con diabete mellito di tipo 1 e malattia renale allo stadio terminale, c'è controversia riguardo alla sopravvivenza con...


La malattia cardiovascolare è comune e la sopravvivenza globale del trapianto non è ottimale tra i pazienti sottoposti a trapianto...


L'esito del trapianto di rene in pazienti positivi al virus dell'immunodeficienza umana ( HIV ) che ricevono organi da donatori...


La ritardata funzionalità del trapianto, riportata nel 50% dei destinatari di trapianto di rene, è associata a un aumento dei...


La tirosinemia di tipo 1 ( HT1 ) è una rara malattia del metabolismo della tirosina che porta a insufficienza...


La somministrazione dei bifosfonati è un trattamento di supporto essenziale per ridurre le complicanze ossee legate al cancro. Il deterioramento...


La terapia a base di Interferone ( IFN ) nei soggetti con infezione cronica da virus dell'epatite C ( HCV...


Recenti studi retrospettivi suggeriscono un'associazione della terapia con farmaci stimolanti la eritropoiesi ( ESA ) e un aumento della mortalità...


Uno studio ha confrontato l’incidenza di cancro nelle persone sottoposte a trapianto di rene durante il periodo di successo del...


Gli esiti di trapianto renale e immunosoppressione in persone infettate dal virus dell’immunodeficienza umana HIV non sono completamente noti.È stato...